L’evento si terrà il 30 gennaio nella splendida cornice di Villa Meriggio a Valeggio sul Mincio
Una lezione show su Anselm Kiefer. Un appuntamento nel segno dell’arte e della cultura. Il professor Vincenzo Trione, finalista del Premio Costa Smeralda, sarà ospite della Fondazione Meriggio per una giornata intensa dedicata al mondo dell’artista tedesco. Trione ha dedicato all’autore un libro meraviglioso chiamato Prologo celeste: viaggio nell’atelier di Anselm Kiefer. Un volume che, per come è stato strutturato e per i suoi contenuti esclusivi, ha colpito profondamente la giuria del Premio che ha scelto di inserirlo tra gli scrittori finalisti nella sezione saggistica.
Il 30 gennaio dalle 17:30 il professore offrirà tutto il suo sapere nella splendida cornice di Villa Meriggio a Valeggio sul Mincio. Un viaggio possibile grazie allo studio e alle parole dello storico dell’arte che ci porterà a conoscere un artista a tutto tondo come quello tedesco.
Nel cuore della Germania del dopoguerra, un artista di lì a poco avrebbe trasformato il dolore della storia in monumenti di straordinaria fattura. Anselm Kiefer, maestro dell’arte contemporanea, ha realizzato dele opere che sono vere e proprie cattedrali della memoria. «Le sue tele giganti, ricoperte di piombo, paglia, cenere e oro, raccontano storie di distruzione e rinascita. Ogni opera è un campo di battaglia dove materia e spirito si scontrano, dove il peso della storia tedesca incontra i miti antichi e la poesia» si legge nella nota della Co-Owner di Villa Meriggio Alessandra Pacilli che negli anni ha dato spazio a momenti di incontro promuovendo l’arte, la poesia, la filosofia e la bellezza.
La sua arte unisce storia e mitologia toccando temi universali legati all’umanità. Tutto ciò si rafforza grazie all’utilizzo sapiente dei materiali che aggiungono una dimensione tattile e simbolica alle sue opere. «Le sue tele, con la loro complessità e la loro materialità palpabile, ci ricordano che la storia non è mai veramente passata, ma vive nelle stratificazioni della nostra memoria collettiva e nelle storie che scegliamo di raccontare. Attraverso la sua arte, Anselm Kiefer ci offre un modo di vedere il mondo che è al contempo antico e contemporaneo, intimo e universale».
Riccardo Lo Re