La cerimonia di premiazione del Premio Costa Smeralda, arrivato alla seconda edizione e già ampiamente promosso dalla critica letteraria e non solo, è stato un grande evento per il Consorzio Costa Smeralda e per tutta la destinazione. Decine e decine di persone hanno preso parte alla giornata, tenutasi al Cervo Tennis Club di Porto Cervo, di proprietà di Smeralda Holding e gestito da Marriott Costa Smeralda; una partecipazione straordinaria, attenta, appassionata, che ha segnato nel modo migliore l’inizio della stagione turistica 2019, che è la numero 56 della storia.
Fin dalle prime ore del pomeriggio del 27 aprile, in tanti hanno voluto prendere posto nella sala Smeralda, magnificamente allestita da Giorgia Concato, per vedere dal vivo l’ospite d’onore, Piero Angela, quello internazionale, Maxwell Kennedy, e i vincitori del Premio Costa Smeralda, organizzato dal Consorzio con la direzione artistica di Beatrice Luzzi. Un’attesa che non è stata delusa: il pubblico ha potuto assistere a più performance, di altissimo livello culturale, rimanendo sempre molto partecipe e scoprendo cose assai interessanti.
Ottimamente condotta da Beatrice Luzzi, la cerimonia del Premio Costa Smeralda ha visto, sul palco, la presenza dei giurati, tutti di grandissimo valore: Simone Perotti (scrittore), Alberto Luca Recchi (giornalista e scrittore), Roberto Cotroneo (giornalista e scrittore) e Francesca Santoro (specialista del programma di Oceanografia dell’Unesco). Sono stati loro a premiare i vincitori della seconda edizione, articolata in tre sezioni: Narrativa, Saggistica, Innovazione blu.
Il premio per la Saggistica è andato a Ian McGuire, autore del libro Le acque del nord (Einaudi); glielo ha consegnato Simone Perotti insieme a Davide Cerea, direttore finanziario di Smeralda Holding e consigliere d’amministrazione del Consorzio Costa Smeralda. McGuire ha parlato delle sue esperienze con il mare, delle storie, vere e letterarie, che ha raccolto e ha trasmesso al pubblico la bellezza dei mari del nord e il fascino delle loro leggende.
Il premio per la Saggistica è andato a Mimmo Nunnari, autore di Destino Mediterraneo (Rubbettino); glielo ha consegnato Roberto Cotroneo. Nunnari, per 30 anni giornalista della Rai, ha parlato con passione e competenza del Mediterraneo, spazio geografico, culturale e storico di cui ha messo insieme tantissimi pezzi per raccontare come sia un luogo di incontro e non di scontro.
La sezione Innovazione Blu è stata vinta da Enea Roveda di LifeGate per il progetto LifeGate PlastiLess; il premio è stato consegnato da Francesca Santoro. Il progetto intende dare una risposta concreta al problema dell’inquinamento da plastica già presente nei mari, adottando il dispositivo Seabin da installare nei porti. Si tratta di un cestino di raccolta dei rifiuti galleggianti in grado di catturare circa 1,5 kg di detriti al giorno, ovvero oltre 500 kg di rifiuti l’anno (a seconda del meteo e dei volumi dei detriti), comprese le microplastiche da 5 a 2 mm di diametro e le microfibre da 0,3 mm.
Poco prima di quella per i tre finalisti, nella cerimonia c’è stato spazio per altre due premiazioni: l’assessore comunale di Arzachena Valentina Geromino ha premiato Paola Manconi, studentessa della 3A di Abbiadori per il suo tema sul mare inserito nel progetto “Adotta una spiaggia”, che il Premio riserva alle scuole; l’assessore comunale di Arzachena Michele Occhioni ha premiato Ida Castiglioni per il suo decennale impegno a difesa dei mari.
Poi è stata la volta dei due ospiti del “Premio Costa Smeralda”, dedicato alla grande artista sarda Maria Lai nel centenario della sua nascita: Kennedy e Angela. Maxwell Kennedy è stato chiamato sul palco dal regista e documentarista Brando Quilici, figlio del grande Folco: i due, che sono amici, hanno parlato del comune impegno ambientale e Maxwell Kennedy, scrittore, autore del libro “Sea Change”, ha tenuto un discoro molto sentito sull’importanza di rispettare la natura, raccontando ai presenti come la sua famiglia – è figlio di Bob e nipote di John – abbia sempre amato il mare e abbia sempre frequentato il Mediterraneo e l’Italia. Il suo discorso è stato molto apprezzato, tanto che in più di un’occasione è stato applaudito.
Infine, è stato il turno dell’ospite più atteso: Piero Angela, il quale è stato intervistato da Alberto Luca Recchi. Il più grande divulgatore scientifico italiano ha parlato della sua esperienza in Sardegna (“sono venuto la prima volta alla Maddalena nel 1968 e pochi giorno dopo, visto che allora conducevo il telegiornale della Rai, sono stato costretto a rientrare a Roma perché era stata invasa la Cecoslovacchia”) e del piacere di aver visto il Consorzio Costa Smeralda (“meraviglioso ” l’ha definito) e dell’emozione di aver visto per la prima volta i nuraghi (“è stato un momento bellissimo” ha detto commentando la visita al nuraghe La Prisgiona di Arzachena organizzata dal Consorzio Costa Smeralda). Angela è stato omaggiato di applausi, da parte del pubblico nella sala strapiena del Tennis Club, sia al momento del suo ingresso, sia durante la sua intervista, sia all’uscita. Il giusto tributo a un gigante della cultura italiana.