Il noto divulgatore e vincitore del Premio Cultura del Mediterraneo 2023 è tornato a parlare di clima sulle pagine del quotidiano La Stampa
Il cambiamento climatico minaccia in maniera irreversibile la vita sulla Terra per come la conosciamo, lo dimostrano i recenti fenomeni atmosferici eccezionali che hanno interessato l’Italia – in particolare la parte settentrionale – dall’inizio dell’estate. A parlarne è nuovamente Mario Tozzi, vincitore del Premio Cultura del Mediterraneo 2023 con il libro Mediterraneo inaspettato e per la sua opera di divulgazione scientifica e di sensibilizzazione sulle emergenze ambientali. Questa volta il divulgatore si è espresso in maniera critica su chi confonde il tempo meteorologico con il fenomeno climatico in atto e ha esortato a prendere il più presto possibile dei provvedimenti seri per riuscire ad arginare, per quanto possibile, questo problema. L’intervento integrale può essere letto sul sito del quotidiano.
Clima economico
In un precedente intervento il geologo aveva già chiarito come questi fenomeni estremi – come grandinate e caldo record – fossero causati dalle correnti ascensionali calde prodotte dall’effetto serra, a sua volta dovuto alle eccessive emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre. L’enorme quantità di calore in eccesso generata in questo modo dalla CO2 produce le correnti ascensionali responsabili dei recenti fenomeni estremi, che saranno destinate a intensificarsi sempre di più nei prossimi anni. Tozzi ha ribadito come la paura di danneggiare l’economia non possa essere considerata una scusa valida per l’immobilismo ambientale, e che la scarsa sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema per non destare allarmismi non può far altro che rendere la situazione peggiore sul lungo periodo. Anche perché, come sostiene il divulgatore romano, questo basso profilo non ha portato finora risultati soddisfacenti. Una potenziale soluzione al riscaldamento globale potrebbe essere quella di ridurre drasticamente l’estrazione di carbone, gas e petrolio e di cominciare a sfruttare le energie rinnovabili. Ma bisogna fare presto: il tempo passa e con lui la speranza di poter fare davvero la differenza.
Francesco di Nuzzo