La puntata è andata in onda il 23 gennaio alle 22:50 su Rai 5. Un viaggio legato alla Sardegna e alle splendide pagine dell’autrice Premio Nobel
La puntata di Sciarada, il circolo delle parole, comincia con una passeggiata attorno a un edificio storico. Con una guida d’eccezione: Marco Vivio. L’attore è conosciuto per aver prestato la sua voce a alcuni dei più grandi interpreti del cinema americano, da Chris Evans a Tobey Maguire. Ma il nostro amichevole doppiatore questa volta ci accompagnerà alla scoperta di una delle più importanti scrittrici del nostro tempo che è Grazia Deledda. Un viaggio che passa per gli usi e i costumi di un’isola che da sola possiede un patrimonio sconfinato frutto di incontri con le più antiche civiltà umane. L’episodio si focalizzerà però sulla parte centrale della Sardegna. Una zona che sarà più volte lo scenario dei romanzi di Deledda, diventando così un luogo immortale. Insieme a lui ci sono altri autori capaci di traghettarci tra le pagine più belle della scrittrice sarda. Per esempio lo scrittore Marcello Fois, giurato del Premio Costa Smeralda nonché grande conoscitore della sua vita avendo realizzato in passato Quasi Grazia, edito da Einaudi. Insieme a lui anche la giornalista Elvira Serra, la scrittrice Graziella Monni e lo studioso della letteratura italiana Dino Manca.
C’è infatti una frase che può davvero riassumere questa puntata che può essere vista integralmente su RaiPlay in ogni momento: «Una città non si misura per la sua lunghezza o la sua larghezza, ma la quantità di storie da raccontare». Per questo si può dire senza mezze misure che un luogo è come un libro, e viceversa. E le sue pagine non solo altro che piccoli passi da compiere insieme in un tour che si può vivere e sfogliare. Perfetto per chi vuole muoversi usando la sola forza della nostra immaginazione e il supporto di una guida speciale, che è l’autore. Ciò che colpisce di questo racconto (perché è così che si deve chiamare questo episodio) è la sua capacità di legare insieme le immagini sensazionali della Sardegna con l’arte della scrittura. Un gesto di libertà che si consumava anche osservando le vaste distese tipiche della Barbagia, o le montagne che sono «il posto che ti protegge ma che ti inghiotte», come afferma lo stesso Fois. «La montagna è come una sorta di bastione, e come tale non fa entrare il nemico e non ti fa uscire». Ma sono anche il mezzo per interfacciarsi con il mondo, cogliendo la sua magia e purezza.
Riccardo Lo Re