Con un articolo pubblicato su La Stampa, il geologo e divulgatore ha parlato delle possibili conseguenze di un’eruzione nell’area, storicamente soggetta ad eventi vulcanici
I recenti terremoti che hanno colpito il Marocco e diverse zone in Italia ci mettono di fronte a un quadro estremamente realistico ma al contempo preoccupante riguardo a potenziali eventi sismici futuri. Questa realtà risulta inquietante e fondata considerando che la regione del Mediterraneo è una delle zone sismiche più attive al mondo, a causa dell’interazione di diverse placche tettoniche. Il sud Italia in particolare è sede di uno dei complessi vulcanici attivi più grandi d’Europa: i Campi Flegrei.
A spiegarlo è il geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, che con un un intervento pubblicato sul quotidiano La Stampa ha parlato delle conseguenze di una possibile attività vulcanica nell’area dei Campi Flegrei. Il vincitore del Premio Speciale ha enfatizzato la minaccia di un’eruzione paragonandola alla potenza distruttiva di un arsenale nucleare composto da trenta testate “dormienti” e pronte a esplodere da un momento all’altro su un’area di 80mila abitanti. Uno scenario apocalittico che, avverte Tozzi, farebbe impallidire ogni confronto con qualsiasi ordigno atomico. L’intervento completo è disponibile sul sito del quotidiano.
La caldera dei Campi Flegrei
I Campi Flegrei sono una vasta area localizzata nel golfo di Pozzuoli, a ovest della città di Napoli, con una storia vulcanica tanto ricca quanto complessa. Formatosi più di 80 mila anni fa, questo supervulcano è caratterizzato da una caldera di circa 13 chilometri che abbraccia diversi comuni del territorio campano ed è delimitata da una trentina di colline vulcaniche, tra cui il Monte Nuovo e l’area protetta del Cratere degli Astroni. Questi campi rappresentano un’area ad alto rischio sismico e vulcanico e, data la loro vicinanza a una popolosa area urbana, sono costantemente monitorati da esperti per l’attività geofisica. Inoltre, la regione dei Campi Flegrei possiede anche un importante valore storico e archeologico per la presenza di aree importanti, tra cui le rovine romane di Baia e la Piscina Mirabilis.
Francesco di Nuzzo