Scopriamo l’ultimo libro di Michele Mari vincitore del Premio Costa Smeralda 2022 per la narrativa
Ci sono libri che accompagnano per mano il lettore dalla prima all’ultima pagina, altri che si risolvono, invece, in un frammentato mosaico del possibile, dove ogni svolta è un’avventura diversa e ogni incrocio un enigma carico di interrogativi. Pubblicato dalla casa editrice Einaudi nel 2021 nella collana Supercoralli, “Le maestose rovine di Sferopoli“ è l’ultimo libro di Michele Mari, una raccolta di racconti e storie brevi in cui lo scrittore milanese ha infuso tutto il suo afflato letterario e la maestria nell’arte della narrazione. Presentato in concorso all’edizione 2022 del Premio Costa Smeralda, il libro si è aggiudicato il premio per la narrativa con la seguente motivazione della giuria: “Un capolavoro di scrittura in un ambito, come quello del racconto, ritenuto, a torto, un sottogenere, mentre, al contrario, richiama e mette in luce quelle capacità che, per l’appunto, chiariscono la distanza siderale tra chi scrive e chi, momentaneamente, pubblica.“
Attraversando le rovine del fantastico
Il libro comincia in medias res, come tutti i sogni che si rispettano, lungo l’immaginaria Strada Provinciale SP 921, un crocevia della finzione che se si dovesse indicare sulla cartina geografica sarebbe posizionato all’incirca tra l’Isola che non c’è e il misterioso monte Kadath. Solo superato questo onirico mise en abyme di voci, monaci pazzi e – strano a dirsi – formaggio il lettore potrà proseguire nel percorso, saltando da una realtà all’altra composta da storie tutte diverse, ma sempre collegate da quell’unico filo conduttore che è l’amore per il fantastico e l’ossessione, uno dei punti cardini della poetica dell’autore.
Dopo una parentesi sperimentale con l’autobiografia fittizia di “Leggenda privata“, “Le maestose rovine di Sferopoli” segna il ritorno di Michele Mari alla forma del racconto quasi fosse una inaspettata guida turistica del fantastico, dimostrando – ancora una volta – tutta la sua abilità nel sorprendere il lettore con una raccolta di storie brevi dal sapore a volte grottesco a volte metafisico. Con questo intricato dedalo di strade provinciali, risoluti soldati giapponesi e teschi parlanti, Mari incolla il lettore alle pagine con lo stesso carisma e mistero del prestigiatore, dove ogni racconto è un trucco di magia dal finale sempre tagliente. Molto più che un libro di racconti, Sferopoli è anche un viaggio nella letteratura scritto da chi la letteratura la vive ogni giorno e ci ricorda che i viaggi da compiere almeno una volta nella vita sono proprio quelli nei meandri più inaspettati della nostra immaginazione.
Francesco di Nuzzo
crediti foto: Caspar David Friedrich – Le rovine di Eldena