Il primo romanzo dello scrittore vincitore del Premio Costa Smeralda 2022 indaga il dualismo tra cultura e natura
Una questione di mostri
Che cosa sono i libri? Porte di conoscenza verso mondi inaccessibili oppure gabbie dell’intelletto in cui perdersi per sempre? Pubblicato per la prima volta nel 1989 dalla casa editrice Longanesi, Di bestia in bestia è il primo romanzo dello scrittore milanese Michele Mari, vincitore per la sezione narrativa dell’ultima edizione del Premio Costa Smeralda. All’uscita il libro si aggiudica il premio Giuseppe Berto per l’opera prima e diventa presto una delle sue opere più apprezzate. Nel corso degli anni il volume ha raggiunto infatti un discreto seguito da parte del pubblico, tanto da diventare oggi un vero e proprio oggetto di culto per gli appassionati della lettura.
Di bestia in bestia presenta già tutte le caratteristiche care alla poetica di Mari, come il tema del doppio, del mostruoso e del ruolo fondamentale che la letteratura ricopre per l’essere umano, elementi chiave che l’autore continuerà ad esplorare nella loro complessità in tutte le sue pubblicazioni successive. Curiosamente, l’importanza del doppio non fa capolino solamente tra le pagine del racconto gotico. Oltre ad essere una lettura affascinante, il romanzo possiede anche un’altra particolarità: è l’unico libro a cui l’autore abbia rimesso mano dopo la sua pubblicazione, in occasione della riedizione Einaudi avvenuta nel 2013. Questa seconda edizione presentata al pubblico, da considerarsi come quella definitiva, non è però una semplice riscrittura ex novo del romanzo, ma rappresenta piuttosto una versione in chiave moderna della stessa vicenda, come se fosse – per ammissione dello stesso Mari – un differente arrangiamento della medesima melodia.
Il romanzo in breve
Una tempesta di neve costringe una spedizione scientifica a trovare rifugio presso un castello sperduto tra le lande ghiacciate dell’immaginario paese di Dièfzeira. Isolati dal mondo, il Professore e i suoi compagni faranno così la conoscenza dell’enigmatico Osmoc, padrone del maniero, e del suo tesoro più prezioso: una gigantesca libreria che è anche l’unico contatto possibile con il mondo esterno. Ma non tutto è come sembra e tra i lugubri corridoi della rocca, abitata da creature mostruose e fantastiche, i protagonisti scopriranno i segreti che si celano tra le mura del castello e si troveranno loro malgrado a dover fare i conti con l’essenza stessa della natura umana.
Francesco di Nuzzo