L’autrice e giudice del Premio: «È una persona che non ci giudica»
Per Chiara Valerio è Nadeesha Uyangoda la ragazza del 2024. La scrittrice, editorialista e giudice del Premio Costa Smeralda, si è espressa in un articolo ricco di spunto pubblicato su Repubblica. Nadeesha Uyangoda, nata in Sri Lanka nel 1993, si è trasferita in Italia da quando ha sei anni. Ed è qui che sviluppa il suo talento nella scrittore raccontando sè stessa e il mondo che la circonda. Le sue storie sono apparse nei principali quotidiani italiani e internazionali. Al Jazeera English, The Telegraph, Vice Italy, Open Democracy. Attualmente la troviamo sulle pagine di Internazionale e di altre testate come Repubblica e La Stampa. Molti, però, hanno avuto modo di conoscerla grazie ai libri come L’unica persona nera nella stanza. Chiara Valerio è rimasta attratta dai primi particolari che emergono nella copertina. «Mi piace la casa editrice e mi piace il titolo. Che ci fa quest’unica persona nera nella stanza e perché è sola? È donna o uomo, quanti anni ha, cosa beve, di cosa parla?». Dilemmi che la spingono ad acquistare il libro per cogliere ogni dettaglio del testo.
«Appena lo leggo, capisco una cosa. L’esperienza privata dell’autore, per quanto possa essere profondamente diversa – io sono nata a Scauri nel 1978 e non ho mai davvero vissuto altrove – incrocia quella di chi legge».
Valerio percepisce questo legame mentre sfoglia le pagine del libro. «Uyangoda, nonostante io fossi potenzialmente tra coloro che certificavano la sua unicità nella stanza, non mi giudicava. Anzi parlava di razza, media, rappresentazione, infanzia. L’unica persona nera nella stanza è un saggio sulla rappresentazione, su quanto il colonialismo abbia deciso e congelato una certa forma del mondo».
Corpi che contano (edito da 66thand2nd) è un testo che mette al centro lo sport e il corpo degli atleti. Un mezzo – le abilità fisiche – che serve certamente per eccellere in quella disciplina ma anche per rompere ogni genere di pregiudizio culturale e sociale. «È un efficace strumento di rappresentazione politica. – conclude Chiara Valerio – Qual è il rapporto tra sport e ius soli? La razza, come l’etere luminifero, non esiste, ma è una parola mediante la quale vengono diffuse istanze politiche».
Riccardo Lo Re