Il Premio Costa Smeralda è dedicato al mare e alla tutela dell’ambiente marino. L’attenzione oggi va al World Environment Day 2019 la cui parola d’ordine quest’anno è #BeatAirPollution
Il diritto di vivere un mare pulito da plastiche e micro plastiche. Il diritto di respirare un’aria pulita. Abitare in aree che rispettino gli standard minimi di sicurezza sull’inquinamento atmosferico è una prerogativa negata al 91% della popolazione mondiale. L’aria, la nostra risorsa vitale primaria, è allo stesso tempo un killer invisibile: avvelenata dagli inquinanti, mina la nostra salute e contribuisce al riscaldamento del Pianeta. È quindi molto attuale il #BeatAirPollution, il tema scelto per celebrare la Giornata mondiale dell’ambiente 2019 in programma il 5 giugno. La ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi ambientali globali (nel 2018 è stato l’inquinamento da plastica), quest’anno è ospitata dalla città di Hangzhou, in Cina, uno dei Paesi simbolo del problema globale delle emissioni dannose.
PIÙ VULNERABILI – Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, ogni anno 7 milioni di persone muoiono a causa dell’esposizione all’aria inquinata, che respirano all’aperto o in ambienti domestici. In oltre la metà dei casi (3,8 milioni) a uccidere è l’inquinamento domestico dovuto alle emissioni dei combustibili usati per il riscaldamento e la cottura di cibi, ed è qui che il problema globale dello smog si intreccia con quello della povertà e delle disuguaglianze sociali. Secondo l’OMS, il 97% delle città con oltre 100 mila abitanti dei Paesi a basso e medio reddito non incontra i requisiti base sulla pulizia dell’aria. Nei Paesi industrializzati, questa percentuale scende al 49%. Si calcola che 4 su 7 delle vittime di inquinamento dell’aria abiti nelle regioni dell’Asia-Pacifico.
C’È MOLTO DA FARE. La buona notizia in questo quadro desolante è che l’inquinamento atmosferico è prevenibile. Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente supporta insieme all’OMS la campagna Breathe Life, che punta a mobilitare cittadini e istituzioni su questo tema (con l’impegno quotidiano individuale; attraverso le scelte politiche, e mediante programmi di monitoraggio dell’aria), per proteggere la salute di tutti.
PERCHÉ PROTEGGERE IL MARE– Il Premio Costa Smeralda è un premio letterario interamente dedicato al mare e alla sua eco-sostenibilità. Perché in una società in cui la conoscenza si fa ormai sempre più settoriale, le discipline umanistiche (prima fra tutte la letteratura) devono trovare la forza e la capacità di riportarci a quei denominatori comuni capaci di farci sentire parte di una comunità, territoriale quanto globale. Ed è per questo che, parlando di mare, non si poteva prescindere dal tema ambientale, non si poteva ignorare che tra le fonti energetiche rinnovabili, la risorsa mare è quella rimasta colpevolmente più indietro sul piano della ricerca, pur avendo un potenziale enorme. Letteratura, Innovazione-Blu, Sostenibilità e Comunità le parole chiave del Premio Costa Smeralda, che si propone di focalizzare l’attenzione del mondo culturale, scientifico, imprenditoriale e politico su un bene inestimabile come il mare: fornitore di energie rinnovabili, naturale collante di popoli e culture e non ultimo ispiratore della migliore letteratura.