Filmmaster ha organizzato e gestito l’evento clou del Premio Costa Smeralda 2023. Ne abbiamo parlato con Antonio Abete e Alfredo Accatino, rispettivamente Presidente eChief Creative Officerdella società romana
Filmmaster è una delle realtà leader nel campo dell’intrattenimento. Come si sviluppa un progetto vincente?
Antonio Abete: Un progetto vincente si sviluppa entrando in piena sintonia con le indicazioni, i desiderata e gli obiettivi del cliente. In questo caso specifico, il cliente – Smeralda Holding – non è solo un cliente ma è una realtà che rappresenta un vero e proprio modo di essere, elemento che ci ha portato a interpretare non solo un obiettivo ma un autentico lifestyle.
Anche lo scorso anno vi siete occupati del Premio Costa Smeralda. Come avete affrontato la sfida?
Alfredo Accatino: Affrontiamo questo progetto con la stessa mentalità con la quale una squadra di calcio punta a vincere la Champions League. Il primo anno abbiamo costruito le basi e, da quest’anno, siamo diventati ancora più competitivi, per trasformare il Premio in uno dei maggiori riconoscimenti letterari e artistici del Paese.

Come avete gestito l’evento nella fase iniziale, dalle tempistiche, alla scelta dei materiali, all’allestimento del Conference Center di Porto Cervo?
Alfredo Accatino: I lavori sull’edizione 2023 sono partiti esattamente un mese dopo la conclusione del Premio Letterario 2022. Questo significa, per esempio, per il Direttore Artistico Stefano Salis organizzare la Giuria e raccogliere informazione e, per noi, sviluppare tutto il progetto artistico e culturale collegato. È un format che abbiamo deciso di implementare anno dopo anno, coinvolgendo figure di grande spessore anche al di là del campo letterario – come è stato Antonio Marras, quest’anno – e talenti al di fuori del mainstream, proprio per rinsaldare i valori dell’eccellenza e della raffinatezza che sono alla base del Premio.
Quanto ha influito il mito del Consorzio Costa Smeralda nella scelta dei particolari?
Alfredo Accatino: Lavorare per il Consorzio Costa Smerala ci impone una grande attenzione alla cura dei particolari e dei dettagli e questo approccio si riflette su tutto il progetto a partire, per esempio, dallo stesso premio fisico: una pietra proveniente dalla Gallura, che viene poi declinata in tutte le sue diverse varianti. A testimonianza dell’unicità del Premio e dell’unicità di ognuno dei premiati e delle premiate.

Quanto è importante l’esperienza accumulata in questi anni per preparare eventi come questi?
Antonio Abete: L’esperienza è senza dubbio fondamentale, perché contribuisce a dare valore aggiunto all’evento. Ci sono molti premi letterari nel nostro Paese e, in questo scenario, il nostro obiettivo è sempre stato quello di distinguerci, essere diversi, e abbiamo potuto raggiungerlo solo attingendo alla nostra esperienza nell’ambito del live show entertainment, del marketing e della comunicazione delle unicità.
Quali sono state le novità e i dettagli più interessanti di questa edizione per quanto riguarda l’allestimento di Filmmaster?
Alfredo Accatino: Nell’edizione 2023, l’allestimento ha valorizzato la presenza dei Premi fisici, che sono diventati i veri e propri protagonisti della scena. Anche grazie a giochi di luce che, per esempio, hanno permesso ai premi di illuminarsi in corrispondenza di ogni premiato o premiata.
Riccardo Lo Re