La scrittrice e giudice del Premio Costa Smeralda è intervenuta riguardo al futuro della tecnologia. E il suo punto di vista non è mai banale
Vi siete mai chiesti se gli androidi sognano davvero pecore elettriche? Probabilmente se lo chiedeste a Chat GPT il programma risponderebbe che, in quanto intelligenza artificiale, “non possiede esperienze soggettive né accesso diretto ai sogni degli androidi per poter rispondere in maniera adeguata alla domanda”. E infatti è esattamente quello che ha scritto una volta inserita questa specifica domanda. Può essere che le IA non abbiano ancora tutte le risposte, ma questa loro bizzarra “incertezza” potrebbe cambiare molto presto, più presto di quanto possiamo immaginare. Perché più si pongono domande – ed eventuali correzioni – alle IA, più queste, proprio come i loro creatori, imparano e si adattano, diventando sempre più esatte nelle risposte.
Ma potranno mai le macchine rendere obsoleto anche l’uomo? Sulla questione è intervenuta anche la scrittrice e matematica Chiara Valerio che, con un’intervista video disponibile sul canale YouTube di VD News, ha espresso il suo interesse nei confronti dell’intelligenza artificiale e sulla necessità di un’educazione mirata a comprendere e a usufruire al meglio di queste nuove tecnologie. Nel corso dell’intervista la giudice del Premio Costa Smeralda ha inoltre sottolineato come le IA non siano altro che un’altra forma di intelligenza umana e auspica una “coesistenza pacifica” con le macchine attraverso il linguaggio e lo studio approfondito. Proprio l’ultimo libro della scrittrice “La tecnologia è religione”, pubblicato da Einaudi, esplora nel dettaglio il rapporto che si è creato tra la società moderna e il progresso tecnologico.
E allora come sarà questo futuro? Come per tutte le invenzioni dell’uomo dipenderà in larga parte dal modo in cui la tecnologia verrà utilizzata, ma i buoni propositi per creare qualcosa di eccezionale ci sono tutti. D’altronde, come sostiene la stessa IA “il futuro delle intelligenze artificiali è estremamente promettente e può portare a importanti sviluppi in molte aree”. Tuttavia “è importante ricordare che il futuro dell’IA è ancora incerto e può essere influenzato da molteplici fattori, tra cui i progressi tecnologici, i dibattiti etici e le scelte che facciamo come società.” E anche questo lo ha detto Chat GPT.
Francesco di Nuzzo