È in pieno svolgimento la spedizione nautica, culturale e scientifica, di relazione tra i popoli che sta solcando il Mediterraneo
Mediterranea, imbarcazione a vela di Progetto Mediterranea, è in piena spedizione nautica, culturale, scientifica ideata e fondata dallo scrittore Simone Perotti, che ha partecipato all’ultima edizione del Premio Costa Smeralda. La rotta tracciata va sa Latakia a Gibilterra, da Marsiglia a Tunisi, da Genova a Istanbul, dalla Crimea ad Alessandria d’Egitto, da Cagliari a Trieste, da Capo Passero a Rodi, da Tel-Aviv ad Atene, da Tripoli a Castellorizo, da Port Said alla Georgia, da Varna alla foce del Danubio. L’imbarcazione è un ketch di 60 piedi del 1975 disegnato da Michel Bigoin e realizzato in Francia dai CNSO e un equipaggio di “persone qualunque, che non si rassegnano ad essere gente comune”, secondo la definizione che danno di sé i partecipanti di questo “esperimento sociale” di sharing, senza sponsor, ma con il patrocinio onorario delle maggiori istituzioni italiane.
Mediterranea vuole essere una sorta di laboratorio galleggiante per la Scienza. Una spedizione per la tutela del nostro mare. Il Mediterraneo, il Mare Nostrum, ospita un’area ambientale con un’incredibile diversità biologica (l’8% della flora mondiale, l’8% della biodiversità marina mondiale, il 28% di specie endemiche), eppure continuamente minacciata dall’uomo, inquinata e sfruttata oltre misura. Il progetto si propone di sollevare l’attenzione sul Mediterraneo, creare una speaking-platform da cui parlare del Mediterraneo, mettere in collegamento sponde diverse, Paesi lontani, pensiero e azione del Mediterraneo e sul Mediterraneo, racchiudendolo in un’area metaforicamente collegata e omogenea attraverso la simbologia del viaggio per mare che collega e unisce.
Il consumo del suolo, la perdita di habitat, la desertificazione, la pesca eccessiva e l’inquinamento nelle sue molteplici forme sono tutti fattori capaci di innescare impatti diretti e indiretti sulla biodiversità, amplificati a loro volta dai cambiamenti climatici. Il Progetto Mediterranea solleva l’attenzione pubblica anche su questi aspetti, convinti come siamo che la biodiversità, un mare pulito, un ecosistema integro siano fondamentali per il benessere umano, la qualità della vita e il futuro del pianeta.
L’obiettivo dichiarato è contribuire attivamente per tutelare, conservare e valorizzare lo straordinario patrimonio costituito dal mare e, nello specifico, dal Mediterraneo.
Alla fine del viaggio Mediterranea avrà percorso 20mila miglia e più per connettersi alla gente, ai luoghi, ai sapori, ai pensieri, alle storie del Mediterraneo, un’area resa omogenea dalla storia millenaria, resa fertile dalle diversità, resa inesauribile dalla ricchezza culturale, magnifica dall’arte e dalla natura. Un’area ambientale minacciata, ma sempre più ricca e inesauribile dei suoi assalitori. Una porzione di mondo inquieta per gli integralismi e la follia egemonica, per l’incomprensione e i dislivelli sociali, le discriminazioni e lo sfruttamento. Un’area attraversata da tragiche migrazioni, cambiamenti repentini e sanguinosi, eppure sull’orlo di una straordinaria epoca di appuntamenti e opportunità, che non devono essere perdute.
Tutti i dettagli sul sito della spedizione: www.progettomediterranea.com