Elena Loewenthal ci riporterà a conoscere la lunga carriera dello scrittore romano
La ciociara, Il disprezzo, Il conformista. Tre titoli che possono riferirsi sia al mondo letterario che alla vasta produzione cinematografica dei nostri tempi. Ma Alberto Moravia, pseudonimo di Alberto Pincherle, non è stato solo uno straordinario romanziere, ma ha dato voce a emozioni, sentimenti e riflessioni essendo stato critico d’arte e di cinema. Ed è proprio su questa commistione di linguaggi che la Fondazione Circolo dei lettori ha deciso di presentare Nato per narrare. Riscoprire Alberto Moravia, un progetto, realizzato insieme alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e al Museo Nazionale del Cinema, che vede la collaborazione con Associazione Fondo Alberto Moravia, Bompiani Editore e Gallerie d’Italia.
L’iniziativa partirà il 7 marzo, con l’apertura alla GAM della mostra Non so perché non ho fatto il pittore. Un lungo viaggio che dalle immagini porteranno poi a esplorare i suoi lavori fino a maggio al Salone Internazionale del Libro di Torino. Sempre nello stesso giorno al Circolo dei lettori Dacia Maraini metterà al centro varie riflessioni sull’autore grazie a letture sui romanzi e gli scritti di Moravia. Gli appuntamenti proseguiranno nei prossimi giorni al Circolo con Elena Stancanelli e Camilla Baresani, mentre alle Gallerie d’Italia Alain Elkann rileggerà altri suoi lavori. Elena Loewenthal, autrice e giurata del Premio Costa Smeralda, sarà protagonista di una a maratona moraviana il 18 marzo. La stessa scrittrice, insieme a Luca Beatrice, ha curato la mostra Non so perché non ho fatto il pittore alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Un vero e proprio percorso espositivo attorno alla figura di Alberto Moravia attraverso le arti visive e la pittura visibile suoi numerosi interventi per la Gazzetta del Popolo, Corriere della Sera, riviste, testi e prefazioni per diversi artisti.
Anche il Museo Nazionale del Cinema ha scelto di prendere parte a questa iniziativa grazie ai lavori di Bernardo Bertolucci (Il conformista), Vittorio De Sica (La ciociara), Jean-Luc Godard (Il disprezzo), Citto Maselli (Gli indifferenti).
Riccardo Lo Re