MARINO SINIBALDI
IN APERTURA DI CERIMONIA
Giornalista, critico letterario, conduttore radiofonico, è un grande animatore culturale
Nato a Roma nel 1954, dalla prima metà degli anni 1980 collabora in veste di autore e conduttore a programmi culturali radiotelevisivi della Rai, tra cui Un certo discorso (Radio 3, ciclo di incontri con autori sconosciuti della letteratura italiana); Antologia (Radio 3, conversazioni in diretta con testimoni della cultura italiana); Italia – Urss. Una storia intellettuale (serie di trasmissioni sulla fine dell’esperienza sovietica e le sue conseguenze sulla cultura e la politica italiana).
Nascono con lui altri programmi quotidiani come Fine secolo e Note azzurre. Dal 1997, per due anni, conduce numerosi programmi televisivi per la Rai, tra cui Supergiovani su Rai2, Tema e La storia siamo noi su Rai Educational per Rai 3.
Nell’agosto 1999 è assunto in qualità di dirigente con l’incarico di Vicedirettore di Radio3, e tre anni dopo è nominato Vicedirettore della direzione Programmi Radiofonici. Nell’agosto 2009 è chiamato a dirigere Radio3. Dal 2014 è Presidente del Teatro di Roma.
È autore di saggi di storia e di critica letteraria, cura e partecipa a convegni e rassegne organizzate da enti locali e associazioni culturali di diverse città italiane. È tra i fondatori della rivista “Linea d’ombra”, collabora con quotidiani, riviste e agenzie di stampa.
PIERO ANGELA
PREMIO SPECIALE GIURIA
Giornalista, scrittore e conduttore televisivo, è il più grande divulgatore scientifico italiano
Ecco che cosa Piero Angela ha scritto a proposito della sua attività di divulgatore.
«Ho sempre cercato, nelle mie trasmissioni, di inserire elementi di “incontro” col pubblico, dal linguaggio alle “trovate”, dagli esempi alle “battute”, rifiutando quella finta “serietà” tanto cara all’ufficialità italiana in ogni campo. Io penso che la serietà debba essere nei contenuti, non nella forma».
«Quando un lettore (o ancor più un telespettatore) non capisce, la colpa non è sua: ma di chi non ha saputo comunicare. Cioè dell’autore. È stato lui a cacciarlo via. […] quando sono in moviola, se ho dei dubbi sulla chiarezza di un passaggio o di una sequenza, chiamo il primo che passa nel corridoio (un montatore, una segretaria, un passafilm), mostro la sequenza e chiedo il loro parere. Se vedo un’ombra di dubbio nei loro occhi, rismonto e ricomincio da capo. Perché vuol dire che avevo sbagliato io».
«Da un lato comprendere nel modo giusto le cose, interpretandole adeguatamente per trasferirle in un diverso linguaggio: dall’altro essere non solo chiari ma anche non-noiosi, pur mantenendo integro il messaggio (anzi, non aver paura di esser divertenti: l’umorismo è uno dei compagni di strada dell’intelligenza). Per queste ragioni, paradossalmente, si può dire che è più difficile… essere facili. Tutti, infatti, sono capaci di parlare o di scrivere in modo oscuro e noioso […] Non solo, ma alla chiarezza, solitamente, deve accompagnarsi un’ulteriore fatica: la concisione.»
«Curiosamente oggi si parla molto di partecipazione, intesa come uno strumento di sviluppo democratico, ma raramente si parla di divulgazione come condizione essenziale per capire e quindi per partecipare. La democrazia non può basarsi sull’ignoranza dei problemi, perché uno dei suoi grandi obiettivi è proprio quello di rendere i cittadini responsabili e consapevoli, in modo che possano esercitare i loro diritti utilizzando meglio la loro capacità di capire».
Qui ci parla della sua vita da studente.
«Personalmente, mi sono annoiato mortalmente a scuola e sono stato un pessimo studente. Tutti coloro che si occupano di insegnamento dovrebbero ricordare continuamente l’antico motto latino “ludendo docere”, cioè “insegnare divertendo”.»
E in questo caso ci spiega che cosa è il successo.
«Gli individui che incontrano il maggior successo (e non solo con le donne) solitamente sono forti dentro e cortesi fuori. È un po’ come per il pianoforte. Ricordo sempre quello che mi diceva la mia vecchia insegnante di pianoforte: per avere un buon tocco occorrono dita di acciaio in guanti di velluto… Forse anche nella vita è così.»
MAXWELL TAYLOR KENNEDY
OSPITE INTERNAZIONALE
Erede della grande famiglia politica americana, è scrittore e attivista per i diritti umani e dell’ambiente
Marinaio, avvocato, storico e insegnante, componente della celebre famiglia americana (nono figlio di Robert Kennedy), da sempre impegnato sui temi sociali e nella difesa dell’ambiente. È l’autore di “Danger’s Hour, The Story of the USS Bunker Hill and the Kamikaze Pilot Who Crippled Her”, e di “Make Gentle, the Life of This World: The Vision of Robert F. Kennedy”. Vive con la sua famiglia in California e a Cape Cod.
In occasione del Premio presenterà il suo libro “Sea Change”, un’avventura ricca di dettagli nautici ed umorismo, impregnata di amore per il mare e di rispetto per coloro che osano allontanarsi dalla riva.
Ecco alcune recensioni del suo libro.
“Every paragraph rings true…as the story unfolds, it becomes a story of a man coming to grips with who he is.” – Steve White, Owner, Brooklin Boat Yard Inc.
“I wonder how men can set on a voyage into black water filled with demons. The truth is we set sail with our own demons. This is a daring story of perseverance, desperation, self-enlightenment and humility. A man, a boat, a dream of the sea. This is the story of a mariner and love.” – Captain Keith Colburn, F/V Wizard, as seen on Deadliest Catch.
“A fascinating, harrowing, and ultimately uplifting tale of one man’s struggle with his demons and the elements, Sea Change will have you on the edge of your seat until the very end.”- Nathaniel Philbrick, National Book Award Winner, In the Heart of the Sea.
“I detest swimming, boats of all stripes, every variety of fish, and anything maritime in general, including nautical fashion…And yet, after reading Max Kennedy’s brilliant and compelling journey, I’m now ready to grow a beard, stock up on provisions, and set sail into the sunset. Coming about!” – Larry David, Writer/Comedian, Curb Your Enthusiasm