Sarà pubblicato prima dell’estate il volume edito da Il Mulino di Bologna che offrirà uno sguardo ampio sul mondo contemporaneo
Si chiamerà Zona Critica la rivista semestrale dedicata alle arti, ai media e alle culture visuali edita da Il Mulino di Bologna. A dirigerla sarà una figura che il Premio Costa Smeralda conosce molto bene. Vincenzo Trione, finalista nella sezione saggistica grazie al suo splendido libro chiamato Prologo celeste: viaggio nell’atelier di Anselm Kiefer, sarà il traghettatore di questo nuovo progetto culturale che offrirà uno sguardo ampio sul mondo contemporaneo. Lo farà mettendo in stretta relazione tutte le voci degli studiosi di arte, di cinema e di estetica. Non solo. Tra le pagine di questo volume affioreranno i pensieri di intellettuali, scrittori, filosofi e artisti che sapranno arricchire la Zona Critica in collaborazione con il Center For Visual Studies dell’Università IULM di Milano.
Ogni numero è pensato come parte «di un atlante della cultura visuale contemporanea». Una lente d’ingrandimento da fornire ai lettori più attenti e desiderosi di conoscere il presente e il futuro. La rivista, come si legge nella nota, «intende interrogare criticamente i modi e le forme del presente, inteso come spazio fluido e, insieme, come labirinto attraversato da linguaggi e da pratiche artistiche diverse, capaci di restituire un ritratto mobile del nostro tempo.
Lo farà grazie a un comitato d’onore (formato da Francesco Casetti, Boris Groys, Nathalie Heinich, Christine Macel, W.J.T. Mitchell, Arturo Carlo Quintavalle, Alessandro Zuccari), uno scientifico (composto da Silvia Burini, Maria Luisa Catoni, Stefano Chiodi, Andrea Cortellessa, Alessandro Del Puppo, Ruggero Eugeni, Massimo Fusillo, Giacomo Manzoli, Andrea Pinotti, Antonio Somaini, Riccardo Venturi, Federica Villa, Claudio Zambianchi) e a uno editoriale affidato alla caporedattrice Anna Luigia De Simone che si avvalerà del prezioso contributo di Camilla Balbi, Renato Boccali, Anna Calise, Valentino Catricalà, Irene Sofia Comi, Vincenzo Di Rosa, Elisabetta Modena, Francesco Maria Spampinato, Francesco Valagussa.
Il tema di ciascun numero verrà articolato in due sezioni – Teorie e Genealogie – prestandosi così a essere declinato in prospettiva teorica, o ripercorso a partire da traiettorie ed episodi di natura storico-genealogica. Il titolo del primo numero sarà “Manifesto Presente” che, affermano gli editori, «riprende e reinterpreta il concetto di “manifesto”, dispositivo capace di interagire in maniera diretta con le sfide e le urgenze dell’attualità. Dopo la scomparsa delle grandi narrazioni moderniste e il superamento delle riflessioni postmoderne, “Manifesto Presente” vuole costituire uno spazio di indagine storico-teorica, riflettendo sulla formazione di una coscienza “contemporanea” e sulle traiettorie che ne derivano».
Riccardo Lo Re
