Alcuni consigli sui libri da mettere sotto l’albero, dai classici ai racconti appena usciti.
Non è mai semplice stilare una lista di libri da consigliare ai lettori. Le ragioni sono molteplici. Alcuni di essi, come i classici senza tempo, probabilmente sono già entrati negli scaffali, aggiungendosi alla mole di libri che sta cambiando notevolmente la fisionomia della casa. In più si tratta di una lista soggettiva. Anche il più ricco e completo dei consigli che si trovano in rete è sempre frutto del giudizio critico di chi la compone, dai ricordi impressi durante la lettura ai passaggi stilistici che rendono un testo interessante. Da questo punto di vista il Premio Costa Smeralda ha deciso di raggruppare una serie di libri che guardano sia ai temi d’attualità, sia a eventi del passato che riflettono inevitabilmente i giorni nostri.
Narrativa
Lungo petalo di mare (di Isabel Allende)
Un racconto più che mai attuale è Lungo petalo di mare di Isabel Allende, che fa parte della collana I narratori di Feltrinelli. Uscito a ottobre 2019, è un libro che mostra come la Storia possa davvero cambiare i destini delle persone. Nel 1939 la Spagna si trova nel pieno della guerra civile. Víctor Dalmau, di professione medico, e Roser Bruguera, una pianista, a seguito di questi eventi decidono di scappare verso la Francia, dove troveranno a Bordeaux la nave Winnipeg, utilizzato dall’autore Pablo Neruda per portare in salvo i rifugiati verso il Cile. Sembra esserci finalmente un periodo di pace e prosperità per i due, ma nel 1973 un colpo di Stato porterà di nuovo trambusto nella loro vite. La fine del governo Salvador Allende, ucciso durante i bombardamenti dall’esercito del generale Augusto Pinochet, li riporterà di nuovo nella condizione di partenza.
In tempo di guerra (di Concita de Gregorio)
Marco è un uomo invisibile. Non è un personaggio di finzione, uno di quelli con scudo e mantello che si vede negli ultimi film di fantascienza. Marco è un ragazzo che ha bisogno di trovare la sua strada, in un tempo di guerra che, come dice la scrittrice Concita de Gregorio, “è mascherato da un tempo di pace”. La storia di Marco, protagonista del libro, è la rappresentazione della “generazione smarrita” dei 30enni, in cerca di un posto nella società che gli sia finalmente riconosciuto. È una guerra di cui nessuno parla. Nessuna bomba reale sganciata, ma i danni sono comunque visibili. La sua famiglia può dire di aver avuto un ruolo all’interno della comunità, ma lui si trova in un limbo, fatto di dubbi e di problemi. In questo la politica sembra non concedere delle risposte a un mare di gente che, come Marco, ha bisogno di diritti e di un’opportunità per il futuro.
Classici
La fattoria degli animali (di George Orwell)
Il genio di George Orwell è fuori discussione. Il libro 1984 ne è un esempio, un mondo in cui il controllo e la sorveglianza del Partito è capillare grazie a una fitta rete di spionaggio e a una propaganda massiccia che vede al centro il Grande Fratello, il comandante supremo che compare in ogni schermo della città. Eppure La fattoria degli animali, uscito nel 1945, possiede una grande virtù: una doppia chiave di lettura. Il libro si caratterizza come una favola per bambini, ambientato in una fattoria inglese dove gli animali, stufi di essere al servizio dell’uomo, capitanati dal maiale Palladineve decidono di ribellarsi creando una loro società equa e democratica. Sotto questa favola si trova invece un altro racconto, all’epoca di attualità ma che ora si è tramutata in una metafora di grande valore storico. La rivoluzione (russa, ma non sono da escludere gli altri regimi totalitari) porterà poi a un lento tracollo morale, causato dalla corruzione e da quel perseguimento degli interessi personali che gli animali avevano inizialmente combattuto. Il cerchio si è definitivamente chiuso.
Il buio oltre la siepe (di Harper Lee)
È un classico intramontabile, una storia che, nonostante gli oltre 50 anni dalla sua uscita, conserva un messaggio che tocca chiunque lo legga. Da questo libro ne è nato un capolavoro cinematografico, diretto da Robert Mulligan e con protagonisti Gregory Peck e Robert Duvall. Il libro ha ottenuto nel 1961 il Premio Pulitzer dedicato alla letteratura, raccontando, attraverso il punto di vista della giovane Jean Louise (Scout), una vicenda che ha toccato una città dell’Alabama. Un bracciante afroamericano, Tom Robinson, viene messo a processo, e l’accusa è infamante: violenza sessuale ai danni di una ragazza bianca, di nome Mayella Ewell. A rappresentare l’imputato sarà il padre di Scout, Atticus, che cercherà con tutti i mezzi di dimostrare la sua innocenza di fronte alla giuria.
Fantasy
Silmarillion (di J. R. R. Tolkien)
Saranno delle grandi annate per le serie televisive. Da qualche mese è partita la produzione della serie ambientata nell’universo de Il Signore degli Anelli, con Amazon Prime Video decisa a riportare il pubblico nel mondo creato dall’autore J. R. R. Tolkien. Bisognerà attendere il 2021 prima di assistere ai primi episodi. Di conseguenza è più che mai necessario recuperare il testo da cui gli autori della serie prenderanno spunto. Si tratta del Silmarillion, un’opera pubblicata nel 1977 a quattro anni di distanza dalla scomparsa di Tolkien. Più che un romanzo letterario, rappresenta un insieme di racconti che ripercorrono gli eventi che precedono i due classici conosciuti dal grande pubblico, Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.
Tolkien non riuscì a terminare il lavoro, ma sono stati certamente utili nel sviluppare i due libri sopra citati, essendo il Silmarillion un corpo letterario formato di tante anime. Diviso in cinque parti, è un viaggio a ritroso sulle origini di Eä, che comprende le aree di Valinor, Beleriand, Numenor e la Terra di Mezzo, e sui primi scontri leggendari avvenuti nella prima e nella seconda era, che porteranno alla creazione degli anelli del potere.
Le città perdute. Luna nera (di Tiziana Triana)
Anche l’opera prima di Tiziana Triana, Le città perdute. Luna nera ben presto si trasformerà in una serie televisiva. Questa volta è Netflix a puntare su un racconto che mette insieme storia ed epica, tradizione e magia. Il libro, ambientato nel diciassettesimo secolo, ruota attorno alla figura di Adelaide, una ragazza che in paese svolge l’attività di levatrice, assistendo le donne in attesa di partorire. Un giorno però Ade sarà vittima di un tragico episodio che la marchierà per sempre. Gli abitanti la accusano di stregoneria, costringendola a scappare insieme al fratellino di nome Valente e a unirsi a un gruppo di donne che, secondo alcune voci, utilizzano la magia nera. Grazie a loro troverà un rifugio, ma non per questo sarà al sicuro dai benandanti, una compagnia di uomini sostenuti da alcuni membri della Chiesa. In questo alternarsi tra realtà e finzione, l’autrice offre una chiara riproposizione delle dinamiche che si celano dietro ai pregiudizi, quando la ragione, che ha bisogno di tempo e respiro, viene sostituita da facili, e in alcuni casi banali, supposizioni.
Saggi
Lui, io, noi (di Dori Ghezzi, Giordano Meacci e Francesca Serafini)
Lui, io, noi di Dori Ghezzi è un libro che per il Consorzio Costa Smeralda ha un valore doppio. Prima di tutto perché è stata tra le protagoniste di uno straordinario incontro avvenuto in occasione di Porto Cervo Libri quest’estate. In secondo luogo, per il suo legame con la Gallura, dove con Fabrizio De André ha condiviso una delle pagine della sua vita. Alcune di esse vengono trattate in questo libro, che, nel raccontare il suo incontro con il cantautore genovese nel 1974, affronta anche i periodi delicati della sua infanzia. Scritto insieme agli sceneggiatori del film Fabrizio De André – Principe libero, è un testo autentico, sincero che offre uno sguardo inedito del cantante grazie ai ricordi intimi di Dori Ghezzi.
Il mondo in fiamme (di Naomi Klein)
A chiudere la lista è un libro che espone un tema centrale per il Premio. La salvaguardia dell’ambiente è una questione che è stata al centro di un dibattito internazionale al COP25, dove a Madrid sono intervenuti esponenti di spicco della scienza e della politica per conferire la giusta importanza al cambiamento climatico. È delle ultime ore lo studio lanciato dall’Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche, che certifica che dal 2004 al 2015 i ghiacciai della Marmolada si sono ridotti del 30%. Se questi dati si manterranno stabili per tutto il decennio prossimo, entro 30 anni quel blocco non esisterebbe più. Sono fatti che devono mettere in allarme i Governi nazionali, proponendo alcune soluzioni che guardano al futuro del Pianeta, come propone il saggio di Naomi Klein.
Riccardo Lo Re