Non solo mare. Il territorio della Costa Smeralda offre anche la possibilità di fare un raro salto indietro nel tempo di secoli, anzi di millenni, grazie a un Archaeological Tour. Fino a ritrovare il modo di vita e le costruzioni degli antichissimi sardi, i nuragici. Nelle campagne di Arzachena, precisamente a Capichera, a pochi chilometri da Porto Cervo, si trova il complesso nuragico La Prisgiona, abitato fin dal XVI e fino al IX secolo a.C. e composto da un nuraghe, integro, e da un villaggio di un centinaio di capanne, in un’area di cinque ettari. Per la sua estensione e le sue caratteristiche è considerato unico in Gallura. Il sito del Ministero dei Beni culturali spiega bene perché il nuraghe La Prisgiona merita di essere visitato. “Presenta una torre centrale (mastio) ed almeno due torri laterali inglobate in un bastione. Il mastio ha l’ingresso caratterizzato da un gigantesco architrave (m. 3,20). La camera centrale, con copertura a thòlos e provvista di tre nicchie disposte a croce, ha un’altezza di oltre 6 metri. Il bastione è ulteriormente protetto da una cortina muraria. Quest’ultima racchiude un ampio cortile in cui sono dislocati un pozzo, profondo oltre 7 metri ed ancora attivo, ed un edificio circolare, la “capanna delle riunioni”, in cui si riunivano i capi del villaggio o comunque personaggi di rango. Qui è stato rinvenuto un vaso di forma e decorazioni inusuali, destinato con molta probabilità alla produzione di una bevanda speciale da utilizzare in particolari rituali e dunque collegato alle attività che si svolgevano nella capanna delle riunioni, in una commistione tra politica, religiosità e magia”.
Coordinata dal Comune di Arzachena, per gli ospiti del Premio é prevista un’escursione esclusiva a La Prisgiona e un’altra alla vicina Tomba dei Giganti di Coddu Ecchju, che gode di una particolarità: una grande stele centinata (arcuata nella parte superiore) posta al centro e di 4,40 metri, la più alta rinvenuta in tutta la Sardegna. La Tomba è stata costruita in due fasi distinte; la prima nell’età del Bronzo (1600-1400 a.C.) e l’altra nel Bronzo Antico (1800-1600 a.C.). La camera funeraria, la vera attrattiva del complesso, è realizzata in blocchi di granito infissi a coltello.
Evento esclusivo