Si tratta di Strength, un’installazione che punta a sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ai temi della sostenibilità e della tutela dell’ambiente
Era il 2018 quando l’associazione no profit Yourban2030 di Veronica De Angelis ha dato vita al primo ecomurales al mondo. Un’opera che unisce in un solo posto il tocco della creatività italiana e valori universali come la sostenibilità e l’ambiente. Il secondo capitolo si chiama Walls of Tomorrow, un progetto nel cuore di New York che mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’Agenda 2030 grazie al linguaggio dell’arte. Dal 27 agosto 2025, sui muri di Hell’s Kitchen a New York, ci sarà l’installazione Strength, realizzata dall’artista e finalista del Premio Costa Smeralda 2025 Tommaso Spazzini Villa. Si tratta in questo caso della seconda opera sulle 17 previste firmate da altrettanti artisti. Piccoli grandi capolavori che hanno l’obiettivo di stupire e aprire gli occhi per un cambiamento possibile. I 17 muri saranno riempiti avendo ben chiaro l’obiettivo: proteggere l’ambiente, la comunità, il nostro pianeta usando il racconto dell’arte che non conosce confini.
L’ideatrice del progetto è per l’appunto Veronica De Angelis con la sua Yourban 2030 che, in collaborazione con Airlite, ha scelto di tornare nella Grande Mela per proseguire il racconto iniziato a maggio 2025 con Botanic Pulse di Fabio Petani. Ad accettare la sfida ci ha pensato un altro artista italiano, Tommaso Spazzini Villa, che per l’occasione firma l’ecomurales Strength, che significa “forza”. L’opera rappresenta le radici, che sono al tempo stesso legame con il nostro patrimonio e sguardo al futuro. In una città nota per la sua capacità di reinventarsi, dove le storie si intrecciano e le identità si incontrano, l’immagine di una radice gigante vuole invitare alla riflessione: cosa ci tiene uniti? Quali strutture garantiscono che nessuno venga lasciato indietro? Collegando il linguaggio visivo dell’arte urbana alle aspirazioni dell’obiettivo 16, Strength non è solo un’opera d’arte: è un invito all’azione, a coltivare quelle strutture profonde, spesso invisibili, che sostengono pace, giustizia ed equità in un mondo sempre più frammentato.
«Le radici non sono resti del passato: sono architetture di appartenenza. Si diffondono silenziosamente, non per aggrapparsi, ma per trattenere. Dipingendole, non sto solo invocando la memoria, ma propongo un modello: uno in cui ciò che è nascosto sostiene ciò che è visibile, e dove la forza inizia nell’invisibile», spiega l’artista Tommaso Spazzini Villa
«Tommaso Spazzini Villa è noto per le sue radici già esposte e in collezioni in Italia e all’estero. Per questo abbiamo scelto la sua firma per questo secondo muro di Walls of Tomorrow dedicato all’obiettivo 16, perchè la vera forza di una società nasce da ciò che sta sotto la superficie – dai sistemi di giustizia, responsabilità e inclusione – che permettono alle persone e alle comunità di crescere e fiorire» dichiara Veronica De Angelis.
Riccardo Lo Re
