L’esposizione si terrà dal 14 settembre 2025 al 6 gennaio 2026 al Labirinto della Masone dove sarà presente una vasta collezione di “picchiotti” da porta esclusivi
Una wunderkammer immersa nella natura. È ciò che si potrà assistere una volta varcata la soglia del Labirinto della Masone, parco culturale costruito nei pressi di Fontanellato, in provincia di Parma. Sin dalle prime battute d’autunno i luoghi si arricchiranno di cimeli esclusivi legati al patrimonio storico continentale. Knock Knock Knock, oltre a essere l’onomatopea che emula il rumore di un tocco sulla porta, è il titolo di una mostra in programma dal 14 settembre 2025 al 6 gennaio 2026. L’esposizione darà in questo caso l’occasione ai visitatori di osservare e ammirare questi pezzi straordinari custoditi da Alessandro Cesati.
La collezione spicca per l’altissimo livello qualitativo di questi pezzi di pregevole fattura. I “picchiotti”, detti anche batacchi o battenti, si prendono letteralmente la scena di questa mostra curata da Maddalena Casalis e Elisa Rizzardi. Sono sessantacinque esemplari unici in ferro forgiati tra il XIV e il XVIII secolo che fungevano da “guardiani” delle iconiche dimore europee. Sono infatti loro, metaforicamente, ad annunciare l’arrivo di ospiti attesi o indesiderati a chi si trova all’interno dell’edificio. Ma nel tempo si sono trasformati in oggetti curati in ogni dettaglio unendo tecnica ed estetica e intrecciando i simboli della loro epoca.
Tutto ciò è frutto di un percorso compiuto dalla famiglia Cesati che dagli anni Settanta ha saputo selezionare con rigore e passione dagli anni questi piccoli gioielli dell’antiquariato europeo, realizzati principalmente in Italia, Spagna, Francia, Austria e Germania. Questi battenti spiccano per le loro forme sorprendente. In alcuni casi vengono riprodotti draghi, serpenti, leoni, elementi vegetali. Figure a tutto tondo in cui la forza espressiva e la poesia si confrontano in perfetto equilibrio. «Sono creature che non fungono soltanto da ornamento o meccanismo, ma “esprimono l’anima stessa della Casa”: un luogo da proteggere, presidiato da un genius loci in forma di animale o figura antropomorfa, spesso legato a simbologie antiche e precristiane», affermano dalla della Fondazione Franco Maria Ricci.
I pezzi saranno posizionati facendo emergere il loro dinamismo allo scopo di svelare anche i più piccoli elementi di meraviglia di questi cimeli. Il tutto sarà accompagnato dai testi di Stefano Salis che ci porterà a esplorare i concetti di “varco fisico” e “varco simbolico”, e dalle immagini di porte, portoni e soglie scattate dal fotografo Massimo Listri.
Riccardo Lo Re
