Il museo fondato dal Premio Speciale Costa Smeralda Giorgio Spanu sarà protagonista di un incontro in programma il 27 giugno al Padiglione Italia
Dall’Expo di Osaka giunge una notizia che riempirà certamente di orgoglio la Sardegna. Dopo la prima retrospettiva dedicata a Maria Lai in America, Magazzino Italian Art ha comunicato che sarà presente all’Esposizione universale del 2025 insieme alla direttrice artistica e curatrice della mostra, Paola Mura. In quell’occasione si terrà un incontro incentrato sulla carriera della grande artista sarda dal titolo dal titolo Maria Lai. Un filo sulla mappa del mondo. Un confronto, organizzato dall’Assessorato alla Cultura della Regione Autonoma della Sardegna, che avrà luogo nel Padiglione Italia il prossimo venerdì 27 giugno visibile in diretta e a seguire su You Tube con gli interventi di Paola Mura e di Marco Peri per la Stazione dell’Arte di Ulassai.
Il museo fondato dal Premio Speciale Costa Smeralda Giorgio Spanu ospita una mostra imperdibile dedicata a una delle figure di spicco della cultura sarda. Maria Lai. A Journey to America è formata da circa 100 opere dell’artista, alcune delle quali visibili per la prima volta al pubblico. La maggior parte delle creazioni di Lai non sono mai state mostrate negli Stati Uniti. Motivo per cui i visitatori americani non stanno perdendo l’occasione di ammirarle in tutta la loro bellezza. L’esposizione offre infatti una ricca panoramica della produzione di Maria Lai dagli esordi degli anni Cinquanta fino agli anni Duemila, con un focus sulla sua sperimentazione nell’arte collettiva e relazionale.
Infine in questa mostra è stata esposta per la prima volta negli Stati Uniti, Llencols de aigua, un’installazione di grandi dimensioni realizzata da Maria Lai e dallo stilista e artista di fama internazionale Antonio Marras, Premio Speciale Costa Smeralda 2023.
«Con la mostra Maria Lai. A Journey to America, che rimarrà visibile al pubblico fino al prossimo 28 luglio 2025 – spiega Paola Mura – Magazzino Italian Art non solo ha reso omaggio a una delle artiste più visionarie del Novecento italiano, ma ha rilanciato il valore profondamente attuale e universale della sua opera. Seguire il filo di Maria Lai, oggi, significa costruire legami, attraversare confini, aprire spazi di incontro».

Riccardo Lo Re