L’intervento della scrittrice rispetto all’annuncio del matrimonio tra il giocatore e la nota modella argentina con cittadinanza spagnola
Cristiano Ronaldo e Georgina Rodríguez Hernández si sposano. Ne parlano tutti i giornali, nazionali e internazionali. Ma a fare ancora più discutere del fatidico sì della modella argentina è la foto scattata e pubblicata sul suo profilo Instagram da60 milioni di follower: un’immagine che la ritrae con un anello sfarzoso che arriva addirittura ad avvolgere parte della sua mano. La coppia si è conosciuta dieci anni fa in un negozio di lusso dove lei era addetta alle vendite. Questa, almeno, è la versione ufficiale dato che si dice l’incontro sia avvenuto in una discoteca. Dettagli, dirà qualcuno, ma che possono rovinare quella che è per molti la tipica favola di Cenerentola. Dopo i vari tentativi di corteggiamento del calciatore, la modella ha scelto di provarci. E da qui inizia la lunga scalata sociale di Georgina, da essere una “umile” commessa – citando l’articolo di Elena Loewenthal
su La Stampa – a “vivere nel lusso più sfrenato”. La scrittrice e giudice del Premio Costa Smeralda ci tiene comunque a sottolineare una cosa sulla vicenda di Georgina Rodríguez. Ha avuto quattro figli da Ronaldo, ma allo stesso tempo «si è sapientemente inventata come diva dei social e non solo, fattura cifre che stanno al passo con quelle della sua anima gemella. In altre parole, come si direbbe a Milano: guadagna, spende e pretende».
Di questa vicenda emerge però un’ambiguità di fondo. Un messaggio chiaro e diretto, secondo Loewenthal: «Sono la Cenerentola che ce l’ha fatta a buttare la scopa e ha conquistato, oltre al suo principe, un tenore di vita pazzesco». Dunque, «uno su mille ce la fa», direbbe Gianni Morandi. Ma «quanto è dura la salita»? Perché in questo caso, citando sempre l’autrice, la scalata per noi comuni mortali è di fatto impossibile dato che la futura moglie di Ronaldo da tempo vive in un altro mondo. «Il mio universo è lontano anni luce dal vostro e non ci arriverete mai. Scordatevelo. Io sono qui e voi, tutti, siete laggiù, nell’altro mondo con cui io non ho nulla che spartire». Dunque «non c’è Cenerentola che tenga», conclude la scrittrice. L’anello postato sui social racconta tutta «la storia da cima a fondo, nella sua ambivalenza».
Riccardo Lo Re
