Dal 3 settembre al 15 ottobre la galleria Corraini accoglie opere di alcuni artisti che hanno saputo legare insieme il linguaggio con l’immagine
«L’arte della parola non va presa alla lettera: non letteralmente né letterariamente, ma letterartemente. Com’è noto, d’altronde, senza l’arte avremmo bisogno di troppe spiegazioni». Non poteva essere usate espressione migliore di quella del linguista Giuseppe Antonelli per parlare della mostra a mostra Tra alfabeti, parole e pensieri, che dallo scorso 3 settembre viene ospitata galleria Corraini di Mantova.
Si tratta di un divertissement visivo e intellettuale che riunisce artisti storicamente legati alla Galleria Corraini e artisti più giovani. Personalità accomunate da un desiderio di raccontare ciò che si trova nascosto tra i codici e linguaggi. Un mondo che si rivela tanto nella materia dell’opera quanto nella profondità del pensiero che la genera. Il risultato è un viaggio tra scrittura e immagine, lettere e linguaggi, per esplorare il punto d’incontro tra visione e parola fino al 15 ottobre.
L’autore, finalista del Premio Costa Smeralda 2025, sarà ospite per un brindisi e per vivere appieno questo percorso tra le forme delle lettere e l’anima che si cela dietro ogni carattere. Questa esposizione si sposa inoltre alla perfezione con lo spirito e l’impegno portato avanti al Festivaletteratura, considerata una delle rassegne storiche dedicate alla lettura.
Tra alfabeti, parole e pensieri la Galleria Corraini è riuscita a selezionare una lunga serie di opere di artisti che hanno saputo coniugare l’aspetto visivo con quello del linguaggio: Bruno Munari, Giosetta Fioroni, Gastone Novelli, Maurizio Nannucci, Maria Morganti, Alice Ronchi, Protey Temen, Giacinto Cerone. A fare da filo conduttore è l’alfabeto – inteso non solo come strumento di comunicazione ma come elemento visivo e concettuale – che diventa gioco, riflessione, invenzione e costruzione poetica. Una mostra imperdibile grazie nel mese più importante della città di Mantova.
Riccardo Lo Re
