L’autore svedese si è aggiudicato il Premio Internazionale Costa Smeralda per il suo infinito talento e la sua capacità di unire cultura e riflessione
Björn Larsson è considerato uno degli autori più prolifici, interessanti e originali del panorama letterario mondiale. Lo dimostrano i suoi numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio Grinzane Biamonti, il Premio Elsa Morante, il Premio Internazionale di Letteratura la Cultura del Mare, il Premio Boccaccio Europa e il Prix Médicis. A questa lista si aggiunge il Premio Internazionale Costa Smeralda assegnato proprio a Porto Cervo in occasione di uno degli appuntamenti più attesi della stagione culturale in Sardegna.
Oltre a essere uno scrittore di assoluto talento, tanti riconoscono in lui il suo amore per il mare tanto da decidere, negli anni ‘80, di vivere sulla sua barca a vela insieme alla compagna Helle. Sono le sue storie infinite, a trasferire questa sua passione sotto forma di parole impresse nei suoi libri più celebri conosciuti per il loro profondo intreccio tra letteratura e riflessione culturale.
Per questo il consiglio è di partire con questi tre libri per conoscere davvero lo scrittore Björn Larsson.
La vera storia del pirata John Silver
L’opera che lo ha reso celebre in Italia è “La vera storia del pirata John Silver” (1998). «Un’affettuosa – affermano i guidici del Premio – e accurata ricostruzione della vita e dei tempi di uno dei protagonisti dell’Isola del tesoro, il capolavoro di Robert Louis Stevenson che ha colpito generazioni di lettori. E, attraverso le memorie di Silver, racconta vicende che fanno riflettere sul passare del tempo e su quanto sia fragile il bene della libertà».
Bisogno di libertà
Con Larsson si riscopre il piacere della lettura, della divagazione, della riflessione. E Bisogno di libertà è uno dei tanti libri capaci di lasciare il segno. Larsson si spinge oltre con questo libro dopo Saggezza del mare. Dal bambino che non piange la morte del padre, allo scrittore combattuto tra il vivere e lo scrivere con i suoi continui viaggi tra terra e mare, ci offre il suo vissuto con un’onestà e un rigore che rappresentano una grande lezione di libertà intellettuale mostrando quanto la vita gli abbia dato degli insegnamenti importanti lungo il suo percorso.
Filosofia minima del pendolare
Non si può non citare la sua ultima perla letteraria: Filosofia minima del pendolare. I suoi viaggi si sono distinti anche in un costante pendolarismo. Che sia per terra o mare non fa alcuna differenza. In traghetto, treno, bus e aereo, ha raccolto le sue sensazioni in questo libro leggero e divertente dove sono presenti episodi di vita vissuta che possono servire come spunto per il presente, dalle critiche al capitalismo alle riflessioni sull’isolamento durante la pandemia. Un tema che lo ha toccato profondamente data la sua anima errante.
Riccardo Lo Re
