Il linguista affronterà questa tematica nell’incontro Le parole della democrazia in occasione dell’Agosto degasperiano
Quanto il linguaggio può influire sulla politica e sulla democrazia di un Paese? È una questione che sarà affrontata in occasione dell’Agosto degasperiano 2025, la rassegna di eventi estivi promossa dalla Fondazione Trentina Alcide De Gasperi. Nella decima edizione ha deciso di non rimanere ferma. Anzi, ha scelto, come si legge nel titolo di questo ciclo di incontri, di “allenare la democrazia” con sessioni fatte di conferenze lezioni pubbliche con i più importanti interpreti del nostro tempo dal 24 luglio al 6 settembre. È un’occasione per rimettere al centro del dibattito pubblico temi e valori che sono cruciali per la salute di una comunità senza fermarsi al primo ostacolo. Ed è quello che accadrà lunedì 25 agosto alle 18 nelle Scuderie del Castello di Castel Ivano alla presenza del linguista Giuseppe Antonelli, finalista del Premio Costa Smeralda 2025 grazie al suo ultimo saggio Il mago delle parole.
L’autore cercherà di offrire alcuni spunti nell’incontro Le parole della democrazia. Come il linguaggio può farsi politica. In un’epoca segnata da post-politica e post-verità quando tutto viene ridotto a piccoli post, Giuseppe Antonelli, tra i più autorevoli linguisti italiani, osserva il declino del discorso pubblico. Parole svuotate, slogan virali e opinioni scollegate dai fatti che mostrano una lenta ed evidente regressione culturale. La lingua definisce la società e l’individuo sin da quando siamo piccoli. Impariamo a mettere insieme le lettere, a creare una frase di senso compiuto, e una vola appreso il meccanismo cerchiamo di trasmettere dei concetti e delle idee profonde in un mondo in perenne cambiamento. Il linguaggio politico sembra andare nella direzione contraria parlando alla pancia del Paese e impedendo al pensiero critico di esprimersi. Il conflitto democratico si azzera perché dal «votami perché so più di te» siamo scivolati nel grammaticalmente scorretto, ovvero al «votami perché parlo come te».
Tutto ciò sarà al centro di un confronto costruttivo con il professore di Linguistica italiana presso l’Università degli Studi di Pavia. Giuseppe Antonelli collabora con Il Sole 24 Ore e con la sezione linguistica del portale online della Treccani, ed è stato insignito nel 2021, assieme ai co-autori Matteo Motolese e Lorenzo Tomasin, del Premio Cesare Pavese nella sezione “Saggistica” per Storia dell’italiano scritto.
Riccardo Lo Re
