La scrittrice e giudice del Premio Costa Smeralda è rimasta particolarmente colpita romanzo Strani disegni, pubblicato da tutto il mondo
È il caso editoriale dell’anno. Arriva dal Giappone, terra di sogni ma anche di incubi che si intrufolano nella mente e nell’anima. L’ultimo è stato appena racchiuso in un libro che spicca per una copertina scura interrotta da un volto realizzato in stile manga. Si tratta di Strani disegni, edito da Einaudi. Un libro in cerca d’autore dato che si cela dietro una maschera bianca che ricorda Kaonashi (o “Senza volto”), personaggio creato da Hayao Miyazaki. I social sono letteralmente inondati da questa figura immaginaria. E insieme al romanzo, è stato creato persino un piccolo videogame liberamente ispirato al libro, disponibile sia da cellulare che da browser.
C’è infatti molta curiosità intorno a Strani disegni. Già dal Salone del Libro di Torino si sono viste delle maschere bianche aggirarsi intorno allo stand svogliando i libri in bella vista. Cose strane che non sono nulla in confronto a un racconto dalla trama intricata e complessa e costellato da una serie di immagini da comporre e interpretare in modo da scoprire l’identità di un assassino. Di questa storia, tradotta da Stefano Lo Cigno per Einaudi, ne ha parlato anche Chaira Valerio su Repubblica. «Il romanzo, Strani disegni, è un giallo di impianto classico – si possono raccogliere indizi e arrivare a sciogliere il mistero (quasi) da soli – tinto da sfumature gotiche, horror, spesso grottesche. La linea del sangue che percorre le pagine viene da lontano e, chiuso il romanzo, si sa che non si interromperà mai. Che forse, per vie d’etere, blog, internet, professori di scuola che hanno avuto professori a loro volta, incontri giovanili non avverati, la linea delittuosa, continuerà pure nella nostra vita. E questo lascia spaesati».
Il libro ha rinnovato il crime contemporaneo e ridefinito i confini dell’inquietudine. «Uketsu ci fa giocare a Cluedo – ma potrebbe essere Monopoli, o altro innocuo gioco da tavola, se non fosse che i passatempi tendono a diventare ossessioni – mentre chi ha ucciso rimane a piede libero ignaro a sua volta che altri lo osservano in attesa di punire ciò che è stato fatto».
Riccardo Lo Re
