Björn Larsson, Adrian Paci e Giorgio Spanu si sono aggiudicati i tre riconoscimenti assegnati durante la cerimonia a Porto Cervo
Il Premio Costa Smeralda è come sempre un momento di festa per la cultura. Un lungo percorso cominciato dalla fase di selezione delle opere finaliste e terminato con l’assegnazione delle opere scultoree realizzate per le sezioni Narrativa e Saggistica. Come ogni edizione anche quest’anno non si è scelto di fermarsi solo al presente. L’obiettivo è di celebrare non solo la passione per la lettura, bensì questo rapporto stretto e indissolubile tra arte e letteratura che sono le due facce della stessa medaglia.
Il risultato sono tre riconoscimenti speciali che vengono assegnati ogni anno ad alcune personalità di spicco della contemporaneità: artisti, intellettuali, scrittori che hanno saputo lasciare il segno con le loro singole opere.
Björn Larsson: le pagine come onde del mare
Il Premio internazionale è andato a uno scrittore e appassionato velista. Del resto il mare è una componente che non può mancare a Porto Cervo. Ma ci sono altre ragioni che hanno spinto la giuria a scegliere lo svedese Björn Larsson. Perchè con le sue opere «si viaggia. Per mare e per terra, da sognatori e da pendolari, da lettori e da osservatori dell’animo umano». Nato a Jönköping nel 1953, è considerato uno degli autori svedesi più noti anche in Italia. Ha cominciato a muoversi in lungo e in largo già a 15 anni visitando a New York, Chicago e Phoenix, e frequentando uno dei college più prestigiosi in Arizona, The Orme School.

Ha trascorso anche alcuni anni a Parigi chiudendo il suo dottorato con una tesi su Simone de Beauvoir dal titolo La réception des Mandarin. Ha insegnato a lungo letteratura francese all’Università di Lund, e per diverso tempo ha scelto di vivere sulla sua barca a vela, il Rustica, insieme alla compagna Helle, dove scriverà diversi romanzi come Il Cerchio Celtico. «L’opera che lo ha reso famoso in Italia è “La vera storia del pirata John Silver” (1998) – affermano i giudici – un’affettuosa e accurata ricostruzione della vita e dei tempi di uno dei protagonisti dell’Isola del tesoro, il capolavoro di Robert Louis Stevenson che ha colpito generazioni di lettori».
Adrian Paci: Quando suona la campana
L’artista albanese Adrian Paci, Premio Cultura del Mediterraneo, rappresenta un’altra figura di spicco del nostro tempo. Un artista ben conosciuto a Milano per le sue opere che esplorano le complesse dinamiche culturali e sociali del mare. Dopo essersi laureato all’Accademia delle Arti di Tirana ha frequentato il corso ‘Arte e Liturgia’ presso l’Istituto Beato Angelico di Milano. La sua carriera decolla, e le sue opere iniziano a essere apprezzate dal pubblico e dalla critica per la loro capacità di affrontare temi legati all’identità, alla migrazione e alla memoria.

Insieme a Edi Hila ha partecipato alla Biennale di Venezia interpretando il tema Fundamentals – Absorbing modernity: 1914-2014 con il progetto “Potential Monuments of Unrealised Futures”. Un lungo percorso accidentato sulla modernità formato da una serie di quadri “Penthouse“ (firmati da Edi Hila), e dal video e dall’installazione “The Column“ creati appositamente da Adrian Paci. Non solo. Di recente, come lui stesso ha raccontato nel corso della conferenza stampa a Milano, ha realizzato un’opera dal titolo «The Bell Tolls Upon The Waves» nel sotterraneo della galleria Cukrarna di Lubiana, e l’opera site-specific «Il vostro cielo fu mare, il vostro mare fu cielo» al MUDEC di Milano.
Giorgio Spanu e la passione per l’arte italiana
Ultimo, ma non per importanza, è il Premio Speciale al co-fondatore insieme a Nancy Olnick della Magazzino Italian Art Foundation di New York. Giorgio Spanu ha saputo creare un museo e un centro di ricerca d’eccellenza promuovendo l’arte italiana del dopoguerra e contemporanea negli Stati Uniti. Dalle opere più prestigiose di vetri di Murano del XX secolo e di arte italiana del dopoguerra, l’attenzione si è poi spostata sull’Arte Povera. Una vera e propria scintilla che ha portato i due collezionisti a conoscere da vicino questo movimento artistico nato in Italia nella seconda metà degli anni sessanta del Novecento.
Nel 2014 sogno del Magazzino Italian Art prende forma fino all’inaugurazione nel 2017. Il primo edificio è stato progettato dall’architetto Miguel Quismondo all’interno di un parco situato nel paesaggio degli Hudson Highlands. Gli spazi sono stati ampliati nel settembre 2023 quando fu creato un altro padiglione, il Robert Olnick Pavilion, realizzato dagli architetti Alberto Campo Baeza e Miguel Quismondo. Proprio in virtù del loro supporto all’arte e alla cultura italiane, Nancy Olnick e Giorgio Spanu sono stati recentemente insigniti della Medaglia di Cavaliere, Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Riccardo Lo Re