Il filosofo terrà una conferenza alle 18 nell’ambito del progetto “VEZzaMente Lezioni&Dialoghi”
Si parla tanto di intelligenza artificiale. I pregi sono evidenti, così come i benefici se utilizzata nel modo giusto e per buoni obiettivi. Certo, non è da sottovalutare nemmeno il tema legato agli effetti negati sull’uomo visto che si tratta uno strumento su cui ancora oggi non si conoscono tutte le potenzialità. Molti infatti hanno paura del fatto che un giorno l’uomo possa perdere il controllo dell’AI, rievocando quei film o racconti distopici che tanto hanno alimentato il genere fantascientifico. Questi argomenti saranno trattati dal filosofo Maurizio Ferraris, docente di Filosofia teoretica all’Università di Torino (dove dirige il Centro Interuniversitario di Ontologia Teorica e Applicata e il Laboratorio di Ontologia), e finalista del Premio Costa Smeralda 2024 nella sezione dedicata alla saggistica.
Sarà lui a proporre una lezione dal titolo “Chi ha paura dell’Intelligenza Artificiale?”. Un appuntamento che si terrà martedì 11 febbraio, alle 18, nella Sala Eventi della Biblioteca civica VEZ di Mestre. L’evento rientra nell’ambito del cartellone “VEZzaMente Lezioni&Dialoghi”, promosso dalla Rete Biblioteche del Comune di Venezia nella sala eventi della biblioteca civica Vez a Mestre.
L’incontro sarà introdotto dalla giornalista Carlotta Macerollo, inviata e conduttrice della redazione Cultura e attualità/esteri di Rai News 24. A quel punto si cercherà di approfondire l’argomento dell’intelligenza artificiale. Un tema su cui filosofo Maurizio Ferraris ha rivolto molte riflessioni negli ultimi anni e che presto entreranno a far parte di un saggio di imminente pubblicazione per Il Mulino dove si analizzeranno l’avvento della AI e i timori diffusi sugli effetti sulla società moderna. Il saggio precedente Tecnosofia, Tecnologia e umanesimo per una scienza nuova (Laterza, 2023), scritto a quattro mani con Guido Saracco, si sofferma sulla necessaria alleanza fra umanesimo e tecnologia. L’ultimo libro, Imparare a vivere, è entrato nella terna finalista del Premio Costa Smeralda 2024.