Il film è in concorso alla 82esima mostra internazionale d’arte cinematografica con un cast stellare: Paul Dano, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Will Keen, Jeffrey Wright e Jude Law
Da autore letterario al cinema. I confini non sono più così invalicabili come in passato. Uno sceneggiatore può scegliere di realizzare un racconto. E può capitare anche il contrario. E non per forza partendo da una sua opera originale. Un esempio: Emmanuel Carrère. Il Premio Internazionale 2023 ha scelto di ripercorrere la strada a forma di pellicola dopo aver diretto tre film: Retour à Kotelnitch (2003), L’amore sospetto (La Moustache) (2005) Tra due mondi (Ouistreham) (2021). La regia, questa volta, l’ha lasciata a uno degli autori più conosciuti dai cinefili come Olivier Assayas. Ma insieme hanno scelto di occuparsi di un adattamento tra i più attesi al cinema: Il mago del Cremlino. Da quando nel 2023 è stato annunciata la trasposizione del libro di Giuliano da Empoli, ogni giorno che passava non faceva altro che accrescere la curiosità verso questo film. Ora l’attesa è davvero finita dato che il direttore del festival del cinema di Venezia, Alberto Barbera, ha annunciato che sarà in concorso per la 82esima mostra internazionale d’arte cinematografica.
Il cast, ovviamente, è stellare vista la presenza di Paul Dano, Alicia Vikander, Tom Sturridge, Will Keen, Jeffrey Wright e Jude Law. Eppure manca un nome, ovvero quello dello stesso Carrère. Già, come lo stesso direttore ha dichiarato nel corso della conferenza stampa, lo scrittore – protagonista al Premio Costa Smeralda nel 2023 – avrà un piccolo cameo nel film di Assayas. Un racconto che si trova in lista tra i “da non perdere” e che promette di entusiasmare lo spettatore, non solo quello del Lido.
Il Mago del Cremlino sarà ambientato nei primi anni ‘90, con il crollo dell’Urss. In un Paese nel caos, Vadim Baranov, uno uomo brillante, è in cerca di una strada percorribile per il suo futuro. Da artista e produttore di reality show, decide poi di vestire il ruolo di consigliere ufficioso di un ex agente del KGB che a breve sarà in grado di conquistare il Cremlino: “lo Zar”, Vladimir Putin. Sarà dunque un viaggio che andrà in profondità del sistema di potere russo. Baranov è l’uomo-ombra di Putin. Un consigliere che da dietro le quinte modella parole e strategie per il presidente russo. Ma in questo universo dove tutto è controllo, c’è un punto di fuga. Si tratta di Ksenia, una donna enigmatica, libera e impossibile da comandare, che rappresenta per Vadim la possibilità di una via d’uscita dalla finzione, dal cinismo, da un potere che divora tutto.
Riccardo Lo Re
