L’autore sarà protagonista a Porto Cervo nel corso della cerimonia che si svolgerà il 26 aprile al Conference Center
Porto Cervo, capitale della lettura. La stagione è alle porte e come sempre ad aprire le danze ci pensa uno degli appuntamenti più blasonati di questa iconica destinazione. Stiamo parlando ovviamente del Premio Costa Smeralda, un evento, in programma il 26 aprile al Conference Center, che unisce la passione per la letteratura e la grande tradizione sarda celebrata in lungo e in largo.
Organizzata e promossa dal Consorzio Costa Smeralda, rappresenta una grande festa che celebra l’eccellenza, la cultura e la forza dei linguaggi, compreso quello letterario. Non si sono però solo le terzine protagoniste di una cerimonia che promette emozioni e scintille (colpi di fulmine compresi). In linea con la tradizione del Premio Costa Smeralda, oltre alla selezione dei libri suddivisi in Narrativa e Saggistica, anche quest’anno si è deciso di dare spazio ai grandi riconoscimenti rivolti ad autori capaci di lasciare il segno nella cultura moderna.
Nel caso del Premio Internazionale quest’anno è stato assegnato allo scrittore svedese Björn Larsson, considerato un autore poliedrico che ha saputo affermarsi come una delle voci più interessanti e originali del panorama letterario internazionale.
Nato a Jönköping nel 1953, è un filologo, traduttore, scrittore nonché amante del mare e della vela. Tutte caratteristiche che si sposano alla perfezione con lo spirito di questo Premio. Ha insegnato a lungo letteratura francese all’Università di Lund ed è uno degli autori svedesi più noti anche in Italia. Larsson, inoltre, ha ottenuto durante la sua carriera numerosi riconoscimenti: il Premio Grinzane Biamonti, il Premio Elsa Morante, il Premio Internazionale di Letteratura la Cultura del Mare, il Premio Boccaccio Europa e il prestigioso Prix Médicis in Francia. Tra i suoi titoli di maggior successo, tutti pubblicati in Italia da Iperborea, “La vera storia del pirata Long John Silver”, “Il Cerchio Celtico”, “Il porto dei sogni incrociati”, “La saggezza del mare”, “I poeti morti non scrivono gialli” e “Nel nome del figlio”. La sua opera si caratterizza per un profondo intreccio tra letteratura e riflessione culturale ed è proprio di quest’anno la pubblicazione, sempre per Iperborea, del breve e divertente pamphlet “Filosofia minima del pendolare”.
Riccardo Lo Re
