Il linguista, finalista nel Premio Costa Smeralda 2025 con il saggio Il mago delle parole, riceverà questo riconoscimento a Capua
Il festival di Capua, il Luogo della Lingua, compie vent’anni. Un traguardo importante per questa manifestazione che celebra la lettura con incontri legati al mondo dell’editoria. In quell’occasione viene assegnato anche il Premio Placito Capuano in omaggio al primo documento scritto in volgare italiano nel 960. Istituito nel decennale del festival, (2014) viene assegnato a «una personalità del mondo culturale che attraverso il suo lavoro, in vari modi e con vari linguaggi e declinazioni, dia un contributo importante alla diffusione della lettura in Italia».
L’edizione 2025 andrà a un volto conosciuto a Porto Cervo. Si tratta di Giuseppe Antonelli, storico della lingua e professore ordinario di Storia della lingua italiana all’Università di Pavia. L’autore del libro “Il mago delle parole” è stato selezionato dalla giuria presieduta da Stefano Salis per la sezione Saggistica del Premio Costa Smeralda 2025.
Il suo testo ha convinto gli organizzatori del festival diretto da Giuseppe Bellone. Oltre a essere yn saggio narrativo, rappresenta un interessante punto di vista sulla nostra lingua. Uno sguardo nuovo, autentico, speciale all’interno di un’aula scolastica dove l’ora di italiano diventa il momento più entusiasmante di tutta la giornata. Come ci racconta Giuseppe Antonelli in questo volume, «la grammatica non è affatto noiosa, polverosa o dogmatica. La grammatica è glamour».
La cerimonia, che sarà condotta da Daniela De Rosa e Mariamichela Formisan, si terrà il 10 maggio alle 18 nella Sala Liani del Museo campano. Il premio sin dalla sua prima edizione è stato realizzato dall’artista Roberto Branco, che si è sempre ispirato alla famosa frase contenuta nel Placito, che documenta il primo “volgare” scritto in un documento ufficiale: «Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte Sancti Benedicti.»
Riccardo Lo Re
Credits: Emanuele Perrone