Il graphic designer e finalista del Premio Costa Smeralda sarà tra gli ospiti degli eventi collaterali legati alla mostra “Giacomo Balla. Un Universo di Luce”
Giacomo Balla è ritenuto tra gli artisti più “rivoluzionari” del Novecento. Il “Leonardo da Vinci del XX secolo” come tanti amano definirlo. La città di Parma lo sta celebrando con una mostra e con una serie di appuntamenti che accompagnano l’esposizione fino al prossimo anno. Il calendario si è così arricchito di nuovi incontri con esperti che sapranno dare un loro contributo sul ruolo dell’artista nell’arte contemporanea. Tra gli autori chiamati a intervenire ci sarà anche il graphic designer italiano Riccardo Falcinelli che il pubblico di Porto Cervo ha avuto modo di conoscere lo scorso anno. Il suo libro, ‘Visus. Storie del volto dall’antichità al selfie’ (Einaudi), si è aggiudicato il Premio Costa Smeralda nella sezione saggistica per “la profondità, lo studio, il pensiero, il catalogo, la volontà e la capacità di dire”.
Ed è proprio il suo pensiero al centro dell’incontro previsto per domenica 11 gennaio alle 17:30. Si intitola “Balla e i colori”. Un titolo che riassume alla perfezione l’argomento che andrà trattato. Il graphic designer italiano Riccardo Falcinelli si muoverà tra le cromie dell’artista per raccontare come queste cambiano il mondo che percepiamo. Del resto stiamo parlando del Pittore della luce, la sua fonte d’ispirazione per le sue opere iconiche. Oltre all’incontro con Falcinelli, sarà anche l’occasione per conoscere da vicino l’artista in una mostra composta da oltre 60 opere provenienti dalla GNAMC, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Si tratta della più ampia collezione pubblica dedicata Giacomo Balla. Un’esposizione che si snoda su 13 sale e che ripercorre tutta la produzione dell’autore seguendo un ordine cronologico. Parliamo di quarantadue dipinti e ventitré disegni frutto di una donazione delle figlie dell’artista, Elica e Luce Balla. Opere capaci di raccontare tutte le fasi della produzione di Balla in o 17 sezioni: dal realismo sociale al divisionismo, dal futurismo più radicale alla sperimentazione verso gli anni Trenta. Il tutto sarà arricchito da scatti fotografici e materiali biografici e storici provenienti dall’Archivio Gigli.
Il progetto si serve della collaborazione di Elena Gigli e del coordinamento scientifico di Simona Tosini Pizzetti.La mostra, realizzata e co-organizzata dal Comune di Parma e dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma è curata da Cesare Biasini Selvaggi e Renata Cristina Mazzantini con il patrocinio del Ministero della Cultura e il il contributo di Fondazione Cariparma, della Regione Emilia-Romagna.
Riccardo Lo Re
